Giglio di San Giovanni

Lilium bulbiferum L. subsp. croceum ( Chaix ) Baker, famiglia: Liliaceae

Questo bel giglio di color arancio vivo deve il nome al fatto che raggiunge la sua piena fioritura nel periodo in cui cade la festa di S. Giovanni (24 giugno) . Essendo molto vistoso è oggetto di raccolte sconsiderate che purtroppo ne hanno causalo una forte rarefazione.
Il fusto, unico e non ramificato, è eretto e mostra alla base delle piccole macchie porporine; può raggiungere gli 80 - 100 cm. d'altezza, e all'apice porta da 1 a 5 grandi fiori aperti a imbuto, composti da 6 tepali di color arancio vivo, che presentano sulla faccia interna vistose macchie brune. Su questa stessa faccia i tepali( che misurano 2 -3 x 6 -7 cm.) sono percorsi da un solco ciliato su cui gli insetti sono attratti dal prezioso nettare ( solco nettarifero ). Tutte le parti riproduttive del fiore sono ben evidenti: i 6 stami ( 4 cm. circa ) con le grandi antere di colore marrone scuro; lo stimma centrale a 3 lobi, anch'esso marrone scuro, portato da uno stilo arancione. Le foglie, sparse su tutto il fusto, sono di forma allungata e diventano progressivamente più piccole verso l'apice.
Nella subspecie bulbiferum, diffusa sull'arco alpino, le foglie talvolta sono provviste all'ascella di bulbilli rotondeggianti, che cadendo sul terreno possono propagare la specie per via vegetativa. La subspecie croceum, presente sulle Apuane, ha invece foglie prive di bulbilli.
Fiorisce da maggio a luglio, da 500 a 2000 mt. di altitudine, su pendii assolati, nei prati subalpini, tra la vegetazione a erbe alte e nei boschi cedui dove filtrano i raggi del sole. E' specie protetta in provincia di Lucca 

Tratto da : " I fiori delle Apuane " di Maria Ansaldi, Enrico Medda, Sara Plastino