02/06/2009
Resceto (485 m),  Via vandelli , Finestra Vandelli (1.442 mt.), Rifugio Nello Conti

Come si arriva al Rifugio Nello conti del CAI di Massa

Il tempo ultimamente  non è dei migliori, già l'altro ieri abbiamo dovuto desistere a fare la nostra escursione a causa del mal tempo, comunque con Marco D. rimaniamo d'accordo che dopo aver controllato il cielo si potrebbe andare a fare un'escursione facile facile sino a Campaniletti al rifugio Nello Conti.

Al mattino le schiarite promesse dal meteo ci sono e con calma, alle 09,00, partiamo. Ci fermiamo per prendere Marco e  Angela e via verso Resceto (MS)
Nel frattempo il celo offre sempre più ampie schiarite, sembra che non ci siano pericoli potremo fare tranquillamente la nostra camminata  lungo la Via Vandelli sino al rifugio Nello Conti.
Per giungere al piccolo paese di Resceto (485 m) bisogna prendere la  via della Bassa Tambura da Massa  e seguire le indicazioni sino al paese, dove la strada termina in una piazzetta dove si può lasciare l'auto. da qui le indicazioni per la Vandelli sono molto evidenti.
Prendiamo la strada di destra (già Via Vandelli) seguendo sempre il sentiero CAI n. 35 dopo un primo tratto asfaltato la strada diventa sterrata e poco dopo inizia l'originale tracciato. Si giunge a Casa del Fondo, quota 627, quì si  svolta a destra per attraversare l’orrido Canal Pianone grazie ad un ponte di ferro di recente costruzione.
Mentre saliamo si notano numerosi fori per i  piri, segno chiaro che in questa zona la strada è stata utilizzata come via di lizza: è proprio qui che nella prima domenica di agosto di ogni anno a cura dell’Associazione Alta Tambura si svolge la rievocazione della lizzatura
Proseguiamo sulla Via saliamo ancora tra lunghi tornanti diamo un'occhiata e intorno a noi uno spettacolo bellissimo, sulle ripide pareti delle montagne si notano bene le arditissime vie di lizza (le "lizze" erano dei piani inclinati su cui venivano fatti scivolare, per mezzo di una slitta di legno, detta appunto lizza, i pesantissimi blocchi di marmo estratti dalle cave di alta quota). andando ancora avanti arriviamo ad una località dove una lapide di marmo ci indica che siamo in una zona chiamata "Le Teste"  (788mt.) perché si dice che qui il Duca di Modena facesse mettere, a monito dei passanti, le teste dei numerosi briganti che aveva fatto giustiziare perché infestavano la strada. Giungendo a quota 1.250 mt. su una curva si nota il sentiero che conduce sino alla lizza Silvia sul 166, questo sentiero non è molto agibile e in molti tratti anche molto esposto, comunque all'inizio del sentiero vi è un'antica miniera di ferro.
Un caldo sole ci riscalda l'aria è fresca ma non fredda, non si sta cosi male, proseguiamo e giungiamo a quota 1.442 alla Finestra Vandelli: è questa una piccola zona fatta spianare dall’ingegnere modenese per permettere la sosta delle diligenze.
Prendiamo il sentiero sulla destra con indicazione per il rifugio.
Ben volentieri ci dirigiamo subito al rifugio passando sotto i particolarissimi Campaniletti, ardite guglie dove in molti alpinisti si cimentano, su una di queste è stato anche ricavato una piazzola per l'l'elisoccorso. In pochi minuti si giunge davanti al bel rifugio su una bella balconata da dove si scorge la vallata sino al mare e le montagne dell'alto del Sella, il Sella e l'Altissimo con le cave che lo deturpano.
Appena giunti al rifugio ci premuniamo di prenotare il pranzo. Mentre attendiamo ci mettiamo davanti al rifugio e ci godiamo il caldo solicello. Ben presto veniamo chiamati per il pranzo, ci attende pasta al ragù, pollo con patate e peperoni, vino, dolci e caffè, l'ammazza caffè ce lo siamo portato da casa. Stiamo proprio bene! Usciamo all'esterno e ci sistemiamo su delle sdraio, il caldo sole ci concilia e pian piano, uno alla volta ci addormentiamo.
Tra un sospiro e l'altro passa il tempo e ci troviamo a dover ripartire; salutiamo i gestori e Riprendiamo la via del ritorno.
Ci portiamo di nuovo alla Finestra Vandelli , un ultimo sguardo al panorama e via ridiscendiamo per la via fatta al mattino, in meno di due ore siamo al parcheggio di Resceto.
Eravamo pochi ma comunque siamo andati lo stesso e meno male perché visto poi come si è messo il tempo restare a casa sarebbe stato da mangiarci le mani, quindi la parte hard del gruppo Apuano non si ferma mai o quasi.

Foto escursione                                                                                                                                                                                                         Montagna sicura
Se vuoi unirti a noi apuano@email.it