22/11/2009 Monte Matanna

Il Monte Matanna (m.1317) è la cima più alta delle Apuane Meridionali ed ha la caratteristica forma di una piramide. La zona è veramente splendida: ampi prati, boschi, rocce, un caratteristico laghetto (il Bozzone), animali (mucche e cavalli) allo stato brado, un vero e proprio paesaggio alpino.
A caratterizzarlo sono le pareti rocciose e scoscese a occidente e i pendii più dolci nella parte orientale.

 

Percorso: Stazzema località Le Scalette mt 550  -  - Cintura Procinto mt. 1000 -Callare di Matanna mt. 1139 - vetta Matanna mt. 1317-   Alpe della Grotta mt. 865

Come Arrivare
Da Nord
Prendere l'autostrada del Sole A1, seguire la direzione La Spezia - Parma Ovest, continuare sull'autostrada della Cisa A15, seguire la direzione Genova - Livorno, proseguire sull'autostrada A12, uscire a Versilia, attraversare Forte dei Marmi, Ripa, Corvaia, Seravezza, Ruosina, Mulina, proseguire in direzione Stazzema.
Da Sud
Prendere l'autostrada del Sole A1, seguire la direzione Livorno, continuare sull'autostrada A11 Firenze - Mare, seguire la direzione Genova - Livorno, proseguire sull'autostrada A12, uscire a Versilia, attraversare Forte dei Marmi, Ripa, Corvaia, Seravezza, Ruosina, Mulina e seguire le indicazioni per Stazzema.
 
Sentieri: 5a (5bis)Strada interrotta-casa Giorgini-casa del Pittore-rif.Forte dei Marmi.- 6 Stazzema-fonte Moscoso-foce di Petroasciana-Fornovolasco. - 5 Stazzema-rif.Forte dei Marmi- Callare del Matanna-Alto Matanna.

 


 

 

 
Tempo di percorrenza:  Complessivamente 6, con sosta pranzo, effettive 5



 
Classificazione: E

Dislivello in salita: 559 mt.
Dislivello in discesa: 767 mt.

 

Uffici informazioni:

Per informazioni su tutta la Costa Toscana:
www.toscanacosta.it
Agenzia per il Turismo della Versilia - Uff.
Informazioni - V.le Carducci, 10 - 55049
Viareggio (LU) Tel. 0584 962233 - Fax 0584 47336
viareggio@versilia.turismo.toscana.it
www.versilia.turismo.toscana.it

 

Punti sosta:
*  Rifugio Forte dei Marmi

Il rifugio dispone di:
25 posti letto, 2 sale da pranzo, Bar, Saloncino, Acqua corrente, Energia elettrica, 2 terrazze panoramiche, locale invernale Teleferica per trasporto merci.
Aperto ininterrottamente dal 15/06 al 15/09; nei restanti mesi dell'anno aperto tutti i giorni festivi e prefestivi.
tel. 0584-777051
All'Alpe della Grotta mt. 865
Monte Procinto (Alpi Apuane) - Stazzema (LU)
http://www.caifortedeimarmi.it/rifugio.htm
*  Rifugio La Baita dello scoiattolo

 Rifugio Alto Matanna - Tel 0584 776005
       
30 Posti letto  - Bar/ristorante

 

 
Acqua: Rifugio Forte dei Marmi, sul sentiero n° 6 e all'incrocio tra il 6 e il 5 bis
 

                           Periodo consigliato:   Tutto l'anno


 

Oggi non è la giornata ideale per fare un'escursione, cielo grigio e molta molta umidità. ma la voglia di camminare è tanta e io, Alessandro, Giuseppina, Rossano e Luca, ci ritroviamo a Pietrasanta e decidiamo di andare sul Matanna.
Il Monte Matanna (m.1317) è la cima più alta di tutte le Apuane Meridionali ed ha la caratteristica forma di una piramide: è una vetta accessibile a tutti.
Partiamo alla volta del paese di Stazzema.
Prima di entrare nel paese, in prossimità di una larga curva, si notano le indicazioni per il rifugio Forte dei Marmi, le seguiamo per circa un paio di km sino ad una segheria pochi metri più avanti inizia il sentiero, per la verità due sentieri il 5 che conduce direttamente al rifugio e il 6 che porta alla Foce di Petrosciana. 
Noi però continuiamo sulla strada che ora diventa sterrata   sino al termine; siamo a circa 550 m. di quota.  
Scendiamo dalle auto e ci apprestiamo a iniziare la nostra escursione. Prendiamo il sentiero N° 5bis ( con la nuova numerazione 5A), superiamo un primo tratto su roccia ed entriamo subito nel folto del bosco. Bosco che si presenta con i classici colori dell'autunno,
camminando si sente volentieri il rumore indimenticabile dello stropiccio delle foglie secche sotto le scarpe e si ritrovano i ricci delle castagne che si confondono tra i colori delle foglie di varie forme e colori. Che sensazione di pace  immergersi nel silenzio ovattato del bosco, interrotto dal rumore di qualche bestiola che, correndo qua e là, riesce a trovare le ultime scorte per il lungo periodo invernale dove la propria tana diventerà tutto: vita, protezione e riposo.
Il sentiero 5bis sbocca sulla strada sterrata che porta all'agriturismo Casa Giorgini, correndo assieme al N°6, una vecchia mulattiera ancora ben conservata, mulattiera che collegava le valli della Versilia con la Garfagnana.
Attraversiamo la strada di servizio dell'agriturismo  posta a pochi metri sul sentiero e ci inoltriamo nel bosco.
Oltrepassata la Casa Giorgini dopo poche curve troviamo il bivio con il sentiero 5bis in località Casa del Pittore.
Più avanti tralasciamo il bivio sulla destra che porta al rifugio Forte dei Marmi all'Alpe della Grotta e proseguiamo a sinistra verso la Baita dello Scoiattolo.
Una volta giunti sotto le pareti del Procinto, più esattamente i Bimbi del Procinto, prendiamo una traccia di sentiero sulla sinistra per lasciarla dopo pochi metri per prendere una deviazione sulla destra, segnaletica per Crestina del Procinto.
Si giunge alla sella che separa il Procinto (dalla classica forma a panettone) dai Bimbi. Sulla destra l'attacco della salita alla crestina  dei Bimbi del Procinto, sulla sinistra, invece il canalino che con facili roccette sale sino alla Cintura del Procinto. Noi prendiamo quest'ultima, ma prima andiamo a dare un'occhiata all'attacco della più impegnativa anche per vedere la starna formazione rocciosa a forma di " Proposcide". In breve siamo sulla  cengia, Cintura del Procinto, che compie l´intero giro del torrione. lo percorriamo dirigendoci verso nord, ma essendo appunto una cintura si può percorrere indifferentemente anche nella direzione opposta. camminiamo con il naso all'insù, ammirando le varie formazioni che sono su queste pareti erose dagli agenti atmosferici e da milioni di anni.
Attraversiamo il ponticello di legno e siamo sotto le pareti strapiombanti del monte Nona.
Alzando lo sguardo ci viene spontaneo domandarci come possa essere possibile arrampicarsi su quelle pareti in apparenza inaccessibili con una verticale quasi perfetta, eppure c'è chi riesce anche a salire su questi strapiombi, dove esperti alpinisti hanno aperto vie che superano il 6° grado di difficoltà . Ci riportiamo sul sentiero n° 5 che dal rifugio Forte dei Marmi porta al Callare di Matanna e in vetta al Matanna, andiamo infatti verso questa direzione. il sentiero, in salita, si percorre senza difficoltà, superiamo una grotta aperta sui due lati, dove soffia un forte vento e in breve siamo al Callare a quota 1139 mt.
Qui ci soffermiamo davanti alla Croce con Cristo eretta dalla UOEI di Pietrasanta. Da questo luogo in caso di necessità si può scendere anche nel versante opposto portandoci all'Alto Matanna dove c'è il rifugio albergo Alto Matanna.
Il Callare è situato  fra il Matanna, m. 1317, e il Nona, m. 1297, in stupenda posizione panoramica, peccato che il vento è tanto forte e freddo, la nebbia quasi non ci fà veder neanche la Croce, con buone condizioni meteo si potrebbe vedere il mare in lontananza e sulla destra scorgere, il Procinto (m. 1177), il meraviglioso torrione cilindrico che si innalza un po' discosto dal crinale principale e separato da questo da un intaglio: l'intaglio del Procinto, più distante verso sud il Piglione.
E' un importante crocevia di sentieri, dal quale si scende, sul versante marittimo, in circa mezz'ora al Rifugio Forte dei Marmi, all'Alpe della Grotta, posto in magnifica posizione ai piedi della spettacolare parete ovest del Nona e in vista del torrione del Procinto.
Se più in basso il celo ci appariva plumbeo, quì siamo letteralmente all'interno delle nuvole, forti raffiche di vento ci scoraggiano nel trattenerci; appena una sosta sotto la grande Croce e poi via si parte verso la vetta del Matanna. Ci dirigiamo verso sud seguendo un evidente sentiero, attraversiamo un piccolo cancello e proseguiamo per pochi metri sino ad incontrare un sentiero sulla destra con segni, molto sbiaditi, azzurri per il monte Matanna.
Da prima siamo ancora nel bosco ma ben presto ci troviamo allo scoperto, il vento e la nebbia non ci abbandonano e l'umidità entra nelle ossa.
Giungiamo all'antecima e successivamente attraversiamo un zona abbastanza pianeggiante con presenza d'inghiottitoi, molto interessante la roccia che qui troviamo rossa al contrario di tutte le apuane che ci appare grigia.
Affrontiamo un'ultima risalita ed eccoci sulla vetta a quota 1317 mt.
Se le condizioni meteo lo consentissero avremmo uno spettacolo suggestivo, si potrebbe ammirare il gruppo delle Panie che ci apparirebbe ben definito nella sua imponenza e nel profilo dell'Omo Morto. In basso il Procinto e la parete sud-ovest del Nona, verticale anzi strapiombante. Voltando lo sguardo verso sud il mare e in lontananza fino a Livorno e la Liguria, nelle giornate particolarmente limpide, le Alpi marittime, le isole dell'arcipelago toscano e la Corsica.
La nebbia è proprio fitta, volevamo scendere dalla cresta sud ma la scarsa visibilità ci fa rinunciare. Ci fermiamo giusto il tempo per uno spuntino e grazie a due escursionisti che troviamo quassù ci facciamo qualche foto in gruppo e poi via si ridiscende
la ripida cresta NE verso il Callare per la via percorsa in precedenza.
Giunti al Callare ci riammettiamo sul sentiero n°5“Aristide Bruni”che ci porta alla base della parete Nord del Monte Nona, dove è presente un cavo ma il sentiero non presenta difficoltà, solo un pò infido a causa della forte umidità prodotto dallo sgocciolamento della montagna.
In circa 40min. arriviamo al termine del sentiero dove si raccorda con il sentiero 5 e 121 in prossimità del   Rifugio Forte dei Marmi 868 m.
 Qui il freddo ci fa prendere all'unanimità la decisione di andare proprio al rifugio per pranzare in locali accoglienti e caldi.
Veniamo accolti come sempre con amicizia e cordialità, che questo rifugio sia gradito agli escursionisti lo si nota subito dalla grande affluenza che qui troviamo sempre. La mesciua
Poi tagliatelle al ragù sono stati i primi, a seguire salsicce alla brace e coniglio in umido con olive. Patate fritte per tutti.
Nota:
(La
mescciüa, che possiamo trovare scritta (come cita Wikipedia) anche mesc-ciüa oppure mes-ciüa (con "sc" e "c" disgiunte e la "ü" francese accentata), è un tipico piatto della cucina spezzina. Fa parte della categoria di "cucina povera" e si tratta di una zuppa di legumi e cereali, prima lasciati macerare in acqua (per almeno 24 ore i fagioli secchi e il grano, mentre 48 ore i ceci) e poi fatti bollire con tempi di cottura differenti. Una volta terminata la cottura, vengono uniti in un'unica pietanza, condita con olio extravergine d'oliva e pepe in grani.
Nel dialetto spezzino il termine "
mescciüa" significa "mescolata" o "mescolanza" e deriva dal fatto che questa zuppa veniva preparata nella zona del porto dai pescatori con ingredienti scelti in maniera del tutto casuale e mischiati tra loro.)


Rimaniamo un po' a chiacchierare amichevolmente ma poi inesorabilmente arriva il momento di ripartire; un ultimo caffè, salutiamo i gestori e via si riparte.
Scendiamo verso il "fontanone" nei pressi del rifugio e imbocchiamo il sentiero n° 5bis per la Casa del Pittore. Il sentiero è riconoscibile per la presenza di un'antica fornace per la produzione della calce, sembra un nuraghe sardo; superate poi due  ruderi di abitazioni  troviamo un interessantissimo esempio di come gli usi cambino con il passare degli anni: siamo in presenza di una piccola ghiacciaia, un vero e proprio frigorifero del 1800 ricavato nella roccia.
il sentiero termina sul 6 e dopo poco siamo di nuovo a Casa Giorgini e subito dopo di nuovo sul sentiero 5 bis " le Scalette"; in pochi minuti giungiamo alle auto.
Non ostante il tempo inclemente è stata una bellissima escursione, l'ideale per le giornate invernali quando le ore del giorno sono veramente brevi, un giro veloce che magari fatto in belle giornate soleggiate ci regala splendidi panorami.
 

Foto escursione

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