04/05/2014 Monte Croce

 


 
 

Percorso: Stazzema località Le Scalette mt 550  -
Foce delle Porchette 982 mt. - Vetta monte Croce 1314 mt.

Come Arrivare
Da Nord
Prendere l'autostrada del Sole A1, seguire la direzione La Spezia - Parma Ovest, continuare sull'autostrada della Cisa A15, seguire la direzione Genova - Livorno, proseguire sull'autostrada A12, uscire a Versilia, attraversare Forte dei Marmi, Ripa, Corvaia, Seravezza, Ruosina, Mulina, proseguire in direzione Stazzema.
Da Sud
Prendere l'autostrada del Sole A1, seguire la direzione Livorno, continuare sull'autostrada A11 Firenze - Mare, seguire la direzione Genova - Livorno, proseguire sull'autostrada A12, uscire a Versilia, attraversare Forte dei Marmi, Ripa, Corvaia, Seravezza, Ruosina, Mulina e seguire le indicazioni per Stazzema.
 
Sentieri: 5a (5bis)Strada interrotta-casa Giorgini-casa del Pittore-rif.Forte dei Marmi.
6 Stazzema-fonte Moscoso-foce di Petroasciana-Fornovolasco.

8 - Cardoso-Fonte di Moscoso-Foce delle Porchette-Palagnana

108-
Foce delle Porchette – Le scalette – Fonte del Pallino – Le Calle – innesto sent.137 – Il Termine


 

 

 

Classificazione: E

Dislivello di salita: 650 m
Dislivello totale: 1300 m

 

 
Tempo di percorrenza:  Effettive 5

 

 
Acqua: Fonte del Moscoso sul sentiero n° 6
 
Punti sosta: Nessuno su questo itinerario se non effettuare deviazioni presso il rifugioRifugio  Forte dei Marmi  865 mt. o la baita dello Scoiattolo. Un punto d'appoggio potrebbe essere Casa Giorgini se aperto

 

 
Traccia gps               Traccia Google Earth
Periodo consigliato: Da primavera all'autunno e con adeguate condizioni meteorologiche è un itinerario che si presta benissimo ad essere percorso anche nei mesi invernali.


Questa domenica stranamente è una bella giornata e mi unisco agli amici del CAI di Sarzana per una bella passeggiata sul monte Croce.
Quindi mi dirigo verso  Stazzema dove abbiamo appuntamento.
Prima di entrare nel paese, in prossimità di una larga curva, si notano le indicazioni per il rifugio Forte dei Marmi, le seguiamo per circa un paio di km sino ad una segheria pochi metri più avanti inizia il sentiero, per la verità due sentieri il 5 che conduce direttamente al rifugio e il 6 che porta alla Foce di Petrosciana.
Noi però continuiamo sulla strada che ora diventa sterrata   sino al termine e da qui prendiamo il sentiero 5 bis che in pochi minuti ci riporta al sentiero n° 6
che è una vecchia mulattiera ancora ben conservata, mulattiera che collegava le valli della Versilia con la Garfagnana.
Attraversiamo una strada di servizio dell'agriturismo Casa Giorgini posta a pochi metri sul sentiero e ci inoltriamo nel bosco.
Proseguiamo sul sentiero, oggi ce la prendiamo calma vogliamo fare una passeggiata  non una delle nostre solite sgroppate da 10 ore.
Tra una discussione e un'altra percorriamo il sentiero nel folto del bosco, la vegetazione  di questo periodo è molto rigogliosa. 
Giungiamo alla Fonte del Moscoso e buttiamo "l'acqua del sindaco" e riempiamo le boracce con la fresca acqua di questa sorgente.
Ripartiamo e dopo poco giungiamo al bivio con il sentiero n° 8 per la Foce delle Porchette.
Questo sentiero lo percorriamo sempre quando vogliamo andare sul Croce ma spingendosi più su verso Petrosciana vi è il sentiero n° 109 (
Alto Matanna-Foce delle Porchette-Foce di Petrosciana )ma noi proseguiamo per il n° 8.
Il sentiero inizia a salire più deciso e in pochi minuti, dopo una curva, troviamo sul monte una lapide dedicata alla Madonna di sotto gli organi di Pisa, ricordo del viaggio per trasportare quell’immagine sacra oggi conservata nel duomo di Pisa (il trasporto da Lombrici a Pisa nel 1225 nel corso di guerre tra Lucca e Pisa è comunque solo leggenda).
Proprio sotto la lapide marmorea ci sono numerosi esemplari di Pinguicola Mariae, un raro endemismo apuano, che è presente sulla roccia calcarea per ancora qualche decina di metri insieme ad esemplari di Genziana clusii.
( escursioni apuane www.escursioniapuane.com/itinerari/itinerario.aspx?Id_Itinerario=135 )
Poi il sentiero si fa più ripido e con una serie di comode voltoline, arriviamo alla Foce delle Porchette
a quota mt 982, valico situato tra le rocce del Monte Croce e la parete del Nona.
Facciamo una piccola sosta con spuntino e poi  riprendiamo il cammino invece di imboccare il sentiero n° 108 " il sentiero delle scalette ", così chiamato perché dopo un breve tratto su prato si inoltra in un gola e la salita è aiutata da scalini scolpiti nella roccia è presente anche una  catena fissata alla roccia, comunque il passaggio non presenta difficoltà.
Noi decidiamo di portarci verso il sentiero 109 ma quando lo incrociamo sulla sinistra proseguiamo dritto per tracce e seguiamo quello che viene chiamato, almeno da qualcuno, " le Roccette ".
Proseguiamo brevemente lungo la cresta sino ad attraversare verso sinistra su roccia, un pò esposta, poi si seguano degli "ometti" tra rocce calcaree erose dalle acque.
Ci portiamo sul crinale e lo seguiamo verso est sino ad incrociare una vecchia traccia che fa il giro del Croce. Da qui scendiamo verso un boschetto e superato quest'ultimo saliamo decisamente il ripido versante sino ad incrociare il sentiero che porta alla vetta. naturalmente se passavamo dal sentiero segnato sarebbe stato tutto meno faticoso ma così ci ha dato molta più soddisfazione  ripagati dalla magnificenza delle rigogliose verdi praterie che ci circondano, inoltre il monte croce è famoso per le fioriture di giunchiglie e quest'anno è un anno molto ricco di questi splendidi fiori.
Giungiamo in vetta dove troviamo già moltissimi escursionisti, sembra che tutti abbiano voluto venire ad ammirare la fioritura. C'è un pò il clima della fiera ma pazienza.
Ammiriamo lo splendido panorama che spazia dal mare
tutte le vette  delle Apuane settentrionali, il Matanna (m.1317), il Nona (m.1297), il Procinto (m.1177),  e in bella evidenza il gruppo della Pania della Croce  con l'Omo Morto e la Pania Secca.
Ci  distendiamo sulla fresca erba primaverile e iniziamo le libagioni, forse un pò troppo ricche per poi camminare in montagna.
Passa il tempo e vanno tutti via, restiamo solo noi e adesso si che ce la godiamo a che pace......se non fosse per la confusione che fa Danilo.
Ripartiamo e scendiamo dalla cresta Est del Croce sino ad incontrare il sentiero n° 108, sentiero
che a sinistra porta alla Foce del Termine e al Colle delle Baldorie.
Noi andiamo a destra costeggiando un versante roccioso, ma facile a percorrersi, in basso scorgiamo l’abitato di Palagnana con la chiesa di S. Anna. Giungiamo ad incrociare sulla sinistra il sentiero che porta in vetta, segnalato con segni azzurri e in pochi minuti siamo alla Fonte del Pallino a 1076 mt.
la fonte butta ma purtroppo rifornirsi d'acqua qui sarebbe molto difficile in quanto l'acqua sgorga quasi al livello del terreno.
Ci fermiamo un pò, ricompattiamo il gruppo e poi ripartiamo percorrendo, questa volta, il sentiero n° 8, quello delle Scalette, questo tratto è molto bello e caratteristico si scende aiutati da scalini scolpiti nella roccia costeggiando un orrido che oggi lo troviamo anche ricco d'acqua. In circa venti minuti siamo alla Foce delle Porchette e da qui percorrendo sempre il sentiero n°8
una bella mulattiera che metteva in comunicazione  Stazzema con Palagnana, peccato che questa come molte altre sia in completo stato di abbandono!
Ci immettiamo di nuovo sul 6 e ci dirigiamo verso le auto; in breve giungiamo all'Aglieta e poi alla Casa Giorgini, dove naturalmente quei senza fondo hanno voluto far anche merenda con affettati, formaggi e birra.
Con calma, molta calma si riparte alla volta delle macchine a pochi minuti.
Direte ora: " Vi siete salutati dandovi appuntamento per la prossima escursione?" Ma quando mai l'appuntamento c'era si! Ma per la sera per una cena con sushi.
Non ce la posso fare!!!        
 

Foto escursione
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