05/09/2019 Roccandagia dal Canale di San Viano
Un'altra ravanata Apuana!!

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"A chi mi chiede: perché vai in montagna? gli rispondo se me lo chiedi non lo saprai mai.
"
Ed Viesturs


 
 

Percorso: Campocatino, sentiero 147, Canale di San Viano, Cresta e vetta della Roccandagia, Sella della Roccandagia, Passo della Tombaccia, Campocatino


Come Arrivare:
  Dalla Versilia attraverso Seravezza e la Via d’Arni (Galleria del Cipollaio) fino a Castelnuovo Garfagnana, da dove ci si immette nella SR445 della Garfagnana superando Castelnuovo G. e quindi svoltando a sinistra, in località Poggio si segue la strada che costeggia il fiume Edron.


                INDICAZIONI STRADALI
 
Sentieri: 147 Campocatino (1000 mt.) - innesto sentiero 177 - Cava Formignacola (1185m) - innesto sentiero 35
              
 177 Vagli Sopra  - Campocatino (1000 m) - Passo della Tombaccia (1360 m) - Carcaraia-  - Passo della Focolaccia (1658 m)

Dislivello Totale: 750 m
Quota massima: Monte Roccandagia q.1717
Quota Minima: Campocatino 1000 mt.
Lunghezza: 7 km
Difficoltà: EE+ / PD

 

 

Classificazione: EE con passi di II° grado su terreno infido ed esposto, tipicamente apuano
 
Tempo di percorrenza:  h 5

 

 
Acqua: Fontana a Campocatino
 
Punti sosta: Nessuno lungo il percorso

 

 
     Traccia Google Earth -   Traccia GPS                         
                                  Mappa
Periodo consigliato:  Tarda primavera estate e primo autunno, con presenza di neve escursionisti esperti nell'uso di ramponi piccozza utile anche la conoscenza dell'uso di corde
Attenzione, tratti esposti e fuori sentiero, evitare se non si conosce la zona.
Questo è un itinerario impegnativo, per escursionisti dal piede sicuro e che non temono il vuoto; da evitare con terreno bagnato.

Oggi altra epica ravanata apuana!!! L'amico Emanuele è in ferie e non vuoi che propone subito una bella escursione infrasettimanale? Le sue proposte mi mettono sempre in apprensione e infatti quando sento la sua idea sono un po' perplesso, qual è la proposta? il tranquillo e comodo Canale di San Viano per la Roccandagia, hai voglia, come no!!!.
Partiamo di buon ora visto il lungo viaggio che ci aspetta per raggiungere Vagli e poi la vicina località di Campocatino.
Lo raggiungeremo dopo circa un'ora e quaranta.
Risalendo la Garfagnana in direzione di Vagli di Sopra dopo due chilometri dall'abitato, seguendo le indicazioni, ci imbattiamo in uno di quei posti che mette in pace con il mondo; il luogo  situato nello splendido scenario delle Alpi Apuane, collocato a 1000 mt. chiuso a nord dalle vette del Pisanino e a sud dal Sumbra, questa meraviglia è Campocatino sovrastato dalla maestosità del Roccandagia.
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ostituito da un grande prato originatosi da un antico bacino glaciale, nell'altipiano è ubicata una minuscola chiesetta ed alcune decine di case in pietra utilizzate un tempo come rifugio da pastori. Dal 1991 questo meraviglioso angolo di Garfagnana è divenuto "Oasi naturale della LIPU" in considerazione delle numerose specie di uccelli che vi vivono.
Parcheggiamo la macchina, oggi non c'è certo problema di parcheggio. Una volta sistemati indossiamo gli zaini e via partiamo! Entriamo nel paese e ci spostiamo verso la fonte da dove parte il sentiero 147, tra le indicazioni segnavia per eremo di San Viano. Il sentiero in realtà è una vecchia mulattiera sale subito ma in lieve pendenza. Proseguiamo sino ad una sbarra che la oltrepassiamo ancora segnavia 147 da qui diventa sentiero, proseguiamo oltrepassando un edifico e dei ripetitori RAI. Sul percorso non c'è molto da spiegare o dire perchè sin qui abbastanza logico e sempre nel bosco senza aperture su panorami o altro, posso solo dare punti di riferimento.
Ad un bivio, dove è presente un tavolo con panche, andando dritto il largo sentiero conduce all’Eremo di San Viviano, noi continuiamo sul CAI 147 che risale a destra nel bosco per sentiero.
Siamo in una zona a pini e sulla sinistra incontriamo resti di una staccionata (su certe relazioni come punto di  riferimento danno una grande croce di legno ma per la verità noi non l'abbiamo vista) comunque noi proseguendo abbiamo trovato un grosso "ometto di pietre"  appena prima che il sentiero scenda vistosamente, appena dopo l'omino si nota uno stretto canale e molta vegetazione, questo è il nostro Canale di San Viano.
Noi iniziamo a salire tenendoci sulla sinistra orografica ( la destra per chi sale ) senza entrare nel canale cercando di tenercelo sempre sulla nostra sinistra. Facciamo fatica per i molti alberi, rami caduti e arbusti che ci si pongono davanti.
Finalmente si esce dall'intrigo della vegetazione e ora il canale ci si pone davanti con tutta la sua ripidità. Lo imbocchiamo e si cammina tra molti detriti che non facilitano il proseguire, decidiamo di indossare subito il caschetto, cerchiamo di stare il più vicino possibile per evitare di prendere qualche sasso addosso.
In definitiva quì c'è poco da sbagliare basta tenere a vista la cresta della Roccandagia e proseguire dritto, per fortuna incontriamo anche dei divertenti risalti di 2° , notiamo anche diverse soste o chiodi, utili per la versione invernale o anche se si vuole scendere il canale in doppia.
Giungiamo nella parte alta e ci troviamo davanti un bel muro che da lontano sembrava molto impegnativo, al contrario si rivela abbastanza facile da scalare, l'unica, se vogliamo, "difficoltà" è nel folto paleo che ci nasconde dove poggiare i piedi , in compenso ci aiuta nella presa per issarci verso la cresta.
La cresta la raggiungiamo arrampicando su facili roccette sbucando sulla sella del crinale che separa il monte Roccandagia a sud, dalla Penna di Campocatino a nord, molto scoscesa e franata.
La cresta è molto esposta e prosegue in linea orizzontale verso sud ovest.
Superiamo la vetta non propriamente segnalata, in prossimità di un piccolo terrazzo, affrontiamo, poi, tutta la cresta sommitale, segnata con tratti azzurri ma comunque non è che ci sia tanta scelta!
Poi, affrontiamo il tratto in discesa abbastanza ripido e con il terreno che viene via scaglie, la scivolata non è consigliabile e la concentrazione è bene non calarla, raggiungiamo ancora una cresta che prosegue i orizzontale, non difficile ma molto esposta sia a destra che a sinistra, sono circa cinquanta metri di cresta, come detto molto aerea e affilata, a primo impatto viene pensato che sia molto difficile ma se ci si tiene sulla sinistra, sul versante di Arnetola per intenderci, si può affrontare abbastanza agevolmente.
Attraversata giungiamo alla cresta della Roccandagia e scendiamo tra paleo e una vaga traccia, traversando tutto il versante ovest del gruppo Roccandagia - Grondalpo, la traccia non è sempre evidente ma vi sono numerosi ometti di pietra.
Dopo circa mezz'ora raggiungiamo il sentiero 177 e lo imbocchiamo verso Campocatino, direzione nord, lungo il sentiero troviamo facili tratti attrezzati, più utili in inverno, attraversiamo il Passo della Tombaccia e in breve in circa un ora siamo al piccolo borgo dove ci attende una bella birra fresca.

Notizie su Campocatino:
Sulle Alpi Apuane, ai piedi del monte Roccandagia, oggi Oasi della LIPU, un tempo alpeggio di pastori vaglini, si trova l’alpeggio di Campocatino.
Nei capitoli della comunità di Vagli sopra del 1761 a Campocatino è denominato “alpe”: territorio cioè destinato ai campi per coltivazioni varie praticate soprattutto durante il periodo di permanenza delle greggi.
I Caselli sono infatti costruiti in pietra marmorea locale, cementata con calce. Le piastre che ricoprono i tetti provengono ugualmente da una località vicina a Campocatino.
I Caselli di Campocatino hanno svolto per secoli la triplice funzione di riparo ai singoli pastori, di utile magazzino per i prodotti del suolo, e per gli attrezzi agricoli, di riparo dalle intemperie per capre e pecore.
L’alpeggio di Campocatino si si raggiunge in breve percorrendo, a Vagli di Sopra, un facile sentiero che evidenzia le caratteristiche naturali di questa “conca” di origine glaciale.
In automobile, sempre da Vagli Sopra, si imbocca la carrozzabile che conduce a Gorfigliano, dopo pochi chilometri un bivio a sinistra conduce a Campocatino.
 https://www.madeinlucca.it/montagna/alpeggio-campocatino
Ciao, alla prossima!!
 Attenzione, tratti esposti e fuori sentiero, evitare se non si conosce la zona.
Questo è un itinerario impegnativo, per escursionisti dal piede sicuro e che non temono il vuoto; da evitare con terreno bagnato.

 Foto escursione 
Se vuoi unirti a noi:
apuano@email.it