Groppa del Muflone: viaggio tra leggende e panorami delle Apuane
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Attenzione!
La presente pagina non vuole in alcun modo essere una guida escursionistica o alpinistica, ma un semplice racconto di una giornata e la segnalazione di una bellezza naturale e culturale.
Quindi, la presente pagina non sostituisce ma presuppone la consultazione delle guide e della cartografia in commercio. In alcun modo l'autore e il sito si assumono alcuna responsabilità di qualsiasi ordine giuridico e legale per eventuali danni o incidenti. L'uso delle informazioni della
presente pagina sarà sempre a proprio rischio e pericolo. A questo proposito, prima di effettuare le escursioni, si consiglia di chiedere sempre informazioni aggiornate, riguardanti lo stato dei sentieri che si intendono percorrere, alle Sezioni CAI che ne curano la manutenzione.
Ricorda inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni, riportate sul sito, sono prettamente soggettive.

 
Percorso:  Punto di partenza/arrivo: Stazzema – Località Le Scalette
 Itinerario:
Stazzema, Foce di Petrosciana, Fornovolasco Casa Pitoncino, Groppa del Muflone, Foce di Valli, Costa Polita, Arco Monte Forato, Foce Petrosciana, Stazzema

 

Come Arrivare :
Da Nord
Prendere l'autostrada del Sole A1, seguire la direzione La Spezia - Parma Ovest, continuare sull'autostrada della Cisa A15, seguire la direzione Genova - Livorno, proseguire sull'autostrada A12, uscire a Versilia, attraversare Forte dei Marmi, Ripa, Corvaia, Seravezza, Ruosina, Mulina, proseguire in direzione Stazzema.
Da Sud
Prendere l'autostrada del Sole A1, seguire la direzione Livorno, continuare sull'autostrada A11 Firenze - Mare, seguire la direzione Genova - Livorno, proseguire sull'autostrada A12, uscire a Versilia, attraversare Forte dei Marmi, Ripa, Corvaia, Seravezza, Ruosina, Mulina e seguire le indicazioni per Stazzema.

INDICAZIONI STRADALI

Punti sosta: Nessuno

Traccia gps       immagine traccia
 
 
 

Sentieri:
 116        ex 6 ora 116 Stazzema – Fonte di Moscoso (incrocio sentiero 8) – bivio sent. 109 – Foce di Petrosciana Foce di Petrosciana – La Chiesaccia – Fornovolasco

118   ex 8 ora118 Cardoso – Fonte di Moscoso (incrocio sentiero 6) – Foce delle Porchette Foce delle Porchette – Casa Gufonaio – Palagnana  

110    110 Foce di Petrosciana – attacco via ferrata Renato Salvatori – Arco del Monte Forato – Foce di Valli  

Tempo di percorrenza:  Tempo di percorrenza totale:  circa 6,41h

 

  Acqua: Alla Fonte del Moscoso sul sentiero n°118 ex 8

Periodo consigliato: 
Tutto l'anno

Classificazione
:

Itinerario per lo più su sentieri segnati, la salita alla Groppa del Muflone è su tratti erbosi e in alto su roccia detritica e senza una traccia evidente utile l'uso del GPS
.

Difficoltà: EE

 

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Tipologia di terreno

Tratto Tipo di terreno Caratteristiche
Le Scalette → Fonte del Moscoso Sentiero forestale Ben tenuto, con deviazioni tra cave abbandonate
Foce di Petrosciana Mulattiera storica Ampia, erbosa, facile da seguire
Discesa verso Fornovolasco Sentiero boschivo Ripido, sassoso, con tratti scivolosi
Chiesaccia Ruderi medievali Sentiero secondario, ghiaia e tracce poco evidenti
Salita alla Groppa del Muflone Traccia non segnalata Paleo instabile, terreno detritico, rischio caduta sassi
Costa Pulita → Monte Forato Crinale esposto Sentiero stretto, radici, fango in caso di pioggia

Livello di difficoltà: Escursionismo Esperto (EE)

Adatto a:

  • Escursionisti con buona esperienza in montagna

  • Persone abituate a camminare su sentieri lunghi e impegnativi

  • Chi ha buona resistenza fisica e capacità di orientamento

  • Amanti dell’avventura, della storia e della natura selvaggia

Non adatto a:

  • Principianti assoluti

  • Bambini piccoli o persone con mobilità ridotta

Equipaggiamento consigliato

  • Scarponi da trekking con buona aderenza

  • Guscio impermeabile

  • Bastoncini da trekking

  • Cartina escursionistica o GPS

  • Scorta d’acqua e snack energetici

  • Eventuale casco nei tratti detritici (per gruppi)

 

La Groppa del Muflone non è un "monte", ma una cresta rocciosa e una zona delle Alpi Apuane, in particolare nel territorio di Fornovolasco, che si inserisce nella dorsale che sale al Passo degli Uomini della Neve. La cresta è divisa in una parte bassa, una centrale boscosa e prativa, e una parte alta più rocciosa, che culmina alla Sella del Muflone e prosegue verso il Passo degli Uomini della Neve.
Ecco i punti chiave:
Cos'è: Una cresta rocciosa e una denominazione geografica della zona, non un monte.
Dove si trova: Nelle Alpi Apuane, nel territorio di Fornovolasco, in Toscana.
Caratteristiche: Fa parte di una dorsale che divide diversi bacini idrografici e presenta una successione di balze rocciose, tratti boscosi, prativi e rocciosi.
Struttura:  La cresta è composta da una parte bassa, una centrale e una alta, terminando alla Sella del Muflone.

Un viaggio tra leggende, boschi e panorami infiniti:

Oggi andiamo in esplorazione di una località mai sentita, La Groppa del Muflone, il toponimo ci incuriosisce e decidiamo di andare a vedere di cosa si tratta.
La logica ci avrebbe consigliato di partire da Fornovolasco, essendo la località in quel versante, ma noi per evitarci un paio d'ore di  auto preferiamo partire da Stazzema, dalla località le Scalette. Lasciamo l'auto alla fine della strada sterrata, Sbarra,  che porta a Casa Giorgini (B&B).
Il sentiero è numerato 116 ex 6, al primo tornante prendiamo sulla sinistra una traccia ben tenuta che passa da vecchie cave di ardesia ormai abbandonate
Questa deviazione ci permettere di accorciare il percorso. Questo sentiero in breve ci porta al sentiero n°118 ex 8. Dopo circa quindici minuti raggiungiamo la fresca fonte del Moscoso a una quota di 800 mt.
Dopo una bella bevuta riprendiamo il cammino su bella mulattiera. I sentieri che collegano la Versilia e la Garfagnana non sono solo percorsi escursionistici, ma rappresentano vie storiche che per secoli hanno rivestito un ruolo fondamentale per le comunità locali. I loro utilizzi antichi erano molteplici e strettamente legati alla sopravvivenza, al commercio e alla vita spirituale; chi sa quante ne hanno viste queste pietre, in passato queste erano le autostrade dei nostri giorni, pellegrini verso Roma, commercianti, pastori in transumanza, Carbonai, soldati, briganti e......Frati Cannibali.
Su percorso tranquillo raggiungiamo la Foce di Petrosciana, ampia
sella della Foce, tra Monte Croce e Monte Forato.
Da qui si può andando verso nord su sentiero 110 per il monte Forato e Foce di Valli. oppure prendendo il sentiero di sinistra il 131  con innesto su ex 12 ora 120. Noi continuiamo ancora sul sentiero n°116 che scende rapidamente e ripidamente verso Fornovolasco, l
a traccia entra subito nel bosco (faggi e castagni) e perde quota con alcuni tratti ripidi e sassosi. Intanto inizia a piovere, una pioggerelle che per adesso non ci impensierisce più di tanto. mettiamo 'antipioggia e continuiamo a scendere; raggiungiamo il torrente Caraglione che costeggiamo. Ad un certo punto lasciamo il sentiero e attraversiamo il canale, dall'altra sponda una sterrata con la presenza di una segheria mobile e chi sa se poi ripassandoci si possa ritrovare sempre nello stesso posto. Però prima di prendere questa via decidiamo di scendere ancora un pò e andare a visitare la " Chiesaccia " , antico ospitale medievale, l'hospitale de Volaschio dipendente dalla Pieve di S. Felicita di Valdicastello, struttura, consacrata a S. Maria Maddalena.  Questo monastero era gestito dagli agostiniani tra l’VIII e il X secolo circa oggi ridotta a ruderi sopra il paese, lungo la mulattiera che sale verso Petrosciana  non era una semplice cappella, ma un ospitale medievale. Su questa chiesetta, ormai quasi tutta sommersa da ghiaia, vi è una lugubre leggenda, la leggenda dei “frati cannibali di Fornovolasco” non racconta di un eroe o di un singolo protagonista, bensì descrive un gruppo: sono i frati agostiniani che custodivano l’antico monastero, si narra che durante la notte questi frati anziché mostrare pietà avrebbero assassinato e mangiato vivi i viandanti che si fermavano per rifocillarsi; durante questi banchetti notturni, si dice che suonassero le campane della " Chiesaccia " affinché l’eco del loro rintocco avvertisse la valle a segnare l’inizio della loro spaventosa attività. Un’altra versione della tradizione popolare afferma che, se non uccidevano, i frati seminavano paura e depredavano i pellegrini durante le ore notturne.
La distruzione del complesso risale al 1575, ma il modo e le cause rimangono ancora sconosciute.

Dopo la visita torniamo per un pò indietro sino a trovare di nuovo il canale e la segheria e proseguiamo per sterrata sino a trovare sulla sinistra un bivio che sale alla località le Casette, prendiamo ancora a sinistra e saliamo alla località “Casa Pitoncino”.

Arrivati alla località  lasciamo il sentiero e seguiamo una labile traccia non proprio intuitiva alla volta della Groppa del Muflone. Lungo il percorso troviamo una grotta, qualche omino di pietra, ma soprattutto tanto paleo insidioso.
Nan mano che si sale e siamo in vista della cresta sommitale il terreno diventa più detritico e instabile e dobbiamo avanzare con cautela per non far cadere sassi su chi è sotto.
Una volta in alto camminiamo su ampia cresta sino alla Groppa del Muflone da dove si ha una vista superba, specialmente sul gruppo Pania, Omo Morto, Pania Secca, più a sinistra dalla Foce di Valli alla Costa Pulita che percorreremo dopo.
Riprendiamo il cammino, dopo una breve, brevissima sosta per idratarci e mangiare qualcosa. Dalla Groppa ci dirigiamo verso l'alto per poi una volta in quota piegando a sinistra per paleo sino alla Foce di Valli, un po' insidioso.
Da Foce di Valli (quota 1266) è uno dei passi più famosi di tutte le Apuane prendiamo il sentiero 110  che inizia a risalire la lunga cresta di Costa Pulita, che unisce, appunto, Foce di Valli al Forato. Il sentiero si tiene sul versante garfagnino, ma si affaccia anche in più punti sui dirupi versiliesi, percorrendo anche alcuni tratti di crinale. Si puo’ accedere facilmente a vista alle quote principali, situate nella prima parte: la maggiore (1300 m. s.l.m.) è a circa un quarto del percorso e la traccia le passa appena al di sotto, tenendosi nel bosco. Superata la bastionata più alta, si discende verso le due successive selle ai piedi della cima nord del Monte Forato, quindi si traversa in lieve salita, sempre sul pendio che guarda verso Fornovolasco, fino a raggiungere il Grande arco del Monte Forato. Intanto ha iniziato a piovere e questa volta la pioggia è tanta e battente,  abbiamo il guscio antipioggia ma serve  a ben poco, non abbiamo alternative dobbiamo  continuare. E continuiamo con attenzione per non scivolare su radici e terreno fradicio, abbiamo preso il sentiero 110 che ci porta a Foce di Petrosciana.
Dalla Foce non ci resta che ripercorrere i sentieri percorsi in mattinata e tornare al punto di partenza.

Un’avventura che resta
La Groppa del Muflone non è solo un toponimo curioso: è un viaggio tra boschi antichi, leggende oscure, creste luminose e panorami sconfinati. È la conferma che nelle Apuane ogni angolo custodisce una storia, e che ogni salita regala una piccola, grande meraviglia.



Alla prossima
 
     

    Foto escursione  jj