11/05/2025 Poggi di Bosimarone
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Tra le creste frastagliate dei Pradacetti e dei Trasandini, un rilievo secondario si distacca dalla Punta Questa, dirigendosi verso sud. È qui, nel punto in cui il Canale degli Alberghi confluisce nel Fondone, che prende forma una terza costola montuosa. A differenza delle vette circostanti, questa dorsale non presenta linee marcate né profili netti: si compone invece di una sequenza di modesti dossi rocciosi, dalle forme smussate e irregolari. Conosciuti nella toponomastica locale come i Poggi di Bosimarone, questi rilievi costituiscono una zona meno appariscente ma non priva di fascino, dove la natura si esprime con toni più sommessi, ma ugualmente suggestivi.


Attenzione!
La presente pagina non vuole in alcun modo essere una guida escursionistica o alpinistica, ma un semplice racconto di una giornata e la segnalazione di una bellezza naturale e culturale.
Quindi, la presente pagina non sostituisce ma presuppone la consultazione delle guide e della cartografia in commercio. In alcun modo l'autore e il sito si assumono alcuna responsabilità di qualsiasi ordine giuridico e legale per eventuali danni o incidenti. L'uso delle informazioni della
presente pagina sarà sempre a proprio rischio e pericolo. A questo proposito, prima di effettuare le escursioni, si consiglia di chiedere sempre informazioni aggiornate, riguardanti lo stato dei sentieri che si intendono percorrere, alle Sezioni CAI che ne curano la manutenzione.
Ricorda inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni, riportate sul sito, sono prettamente soggettive.

 
Percorso:  Biforco, Cava Romana, sentiero 167, cava Grigola, Casa Traversa, Poggi di Bosimorone, Canale dei Pradacetti, Canale degli Alberghi, 167, Biforco

 

Come Arrivare :
INDICAZIONI STRADALI

Da SUD:
Raggiungere con la SS1 Aurelia il centro di Massa, oltrepassarlo in direzione Carrara, finché, prima di raggiungere il ponte sul Fiume Frigido, si devia a destra seguendo le indicazioni per Forno e Resceto.
Si raggiungerà Forno percorrendo la via Bassa Tambura, si oltrepasserà il paese di poco più di 2 km, raggiungendo la località Casa Biforco (circa 9 km dal centro di Massa).
Da OVEST e dal casello A12 di Massa:
Raggiungere la SS1 Aurelia e proseguire in direzione Massa.
Appena superato il ponte sul Fiume Frigido, voltare a sinistra seguendo le indicazioni Forno e Resceto. Il resto del tragitto è lo stesso descritto sopra. ( Dal sito http://www.escursioniapuane.com)

 

Periodo consigliato: 
Primavera- estate. In estate alte temperature esposizione a sud e mancanza di sorgenti rendono l'escursione quasi proibitiva, in inverno ovviamente con attrezzature invernale e con presenza di neve rdiventa impegnativa e riservata a veramente esperti
Classificazione
:

Itinerario in ambiente selvaggio sulle Alpi Apuane, riferita a persone abituate a camminare su terreno apuano, utile l'uso del GPS
.

Difficoltà: EEA
Dislivello in salita: 750mt. 7,5 km, tempo totale 5,36h.

 
 

Sentieri:
 167 Biforco – Lizza degli Alberghi – Valle degli Alberghi – bivio
sentiero per via ferrata del Contrario – Case Carpano – Forcella
di Porta – Bivacco Aronte – Passo della Focolaccia


L'escursione, comunque, viene svolta prevalentemente fuori sentiero
              

 

Tempo di percorrenza:  Tempo di percorrenza totale:   5,36 h.
  Acqua: al paese di Forno
  Punti sosta:  nessuno

Traccia gps       immagine traccia

Escursione impegnativa per il dislivello e tratti esposti  EEA

Nota: il tratto di traversata dei poggi di Bosimarone non presenta difficoltà tecniche di rilievo (solo una breve cengia rocciosa esposta alla fine) ma può creare problemi di orientamento: la traccia molto spesso non è visibile e va interpretata in un ambiente tipicamente apuano confuso, remoto e selvaggio. Molto importante la confluenza nel sentiero per Cormeneto e l’uscita che permette di proseguire la traversata. Noi abbiamo impiegato quasi 3 ore (soste comprese) a cui va aggiunto l’avvicinamento e il ritorno.

 Alla ricerca dei Poggi di Bosimarone tra il Canal Fondone e i Pradacetti, lungo sentieri dimenticati da pastori e cavatori

Oggi ci siamo avventurati in una zona che conosciamo bene, almeno sulla carta: un lembo di Apuane incastonato tra il Canal Fondone e i Pradacetti. Eppure, mai avremmo immaginato che queste valli impervie, oggi silenziose e solitarie, fossero un tempo attraversate da pastori e cavatori. Il nostro obiettivo? Scoprire i misteriosi Poggi di Bosimarone.

Partiamo da Biforco (quota 366 m), pochi chilometri oltre Forno, un piccolo borgo che funge da punto di partenza per numerose escursioni. Da qui, lasciata l’auto, ci incamminiamo su una strada marmifera: ripida, assolata e coperta di polvere. Siamo esattamente nel punto in cui si separano il Canal Fondone e il Canal Cerignano, un crocevia di storie e cave. Prendiamo il sentiero 167-168, diretto verso la Valle degli Alberghi e la ferrata del Contrario.
Dopo circa 800 metri raggiungiamo un bivio. A sinistra, il sentiero 168 risale verso
Foce Rasori attraversando il Fondone. Noi invece proseguiamo a destra sul 167, seguendo un’antica via di lizza che si addentra nella Valle degli Alberghi. Di tanto in tanto, il tracciato si discosta dalla lizza originaria, ma i segni del passato restano evidenti: lungo il cammino spuntano ancora i resti dei pali che servivano a frenare i carichi di marmo.
La salita prosegue fino a un tornante verso destra. Sulla sinistra, un sentierino segnalato da un ometto e da un segno bianco-rosso si inoltra nel bosco. Lo seguiamo: prima in piano, poi in una decisa discesa dentro il
canale degli Alberghi. In questo tratto si possono effettuare divertenti calate in corda… ma questa è un’altra storia (per chi fosse curioso: relazione sul nostro sito).
Attraversiamo il canale e risaliamo sul versante opposto, tra bosco rado e tratti rocciosi. Ancora si scorgono vecchi manufatti: muretti di contenimento, tornanti dimenticati, tracce di una civiltà del marmo. Più avanti raggiungiamo un piccolo piazzale da cui parte una lizza diretta all’ex
cava di Grigola.
Da qui proseguiamo verso destra e intercettiamo una traccia evidente che seguiamo in salita. Siamo nella zona delle
Case Traversa, antico nucleo pastorale ormai inghiottito dalla vegetazione. La traccia si perde, ma la curiosità ci spinge a cercare. Costeggiando il bosco e superando rocce scivolose e muschiose, arriviamo a uno spiazzo dove sopravvivono due grandi faggi. Di case ormai non resta quasi nulla, ma il luogo silenzioso, remoto, bellissimo ci dice che chi lo scelse lo fece con cura e intuito.
Dopo una breve sosta, torniamo indietro alla selletta e da lì inizia la traversata verso i
Poggi di Bosimarone. La traccia che imbocchiamo si dirige verso gli Alberghi, ma è spesso incerta, confusa da impronte di animali. Gli ometti di pietra ci vengono in aiuto, alcuni li costruiamo noi stessi. Il terreno si fa impegnativo: saliscendi su paleo alto, tratti detritici, pendii ripidi. Ma l’ambiente è selvaggio e affascinante.
Incrociamo il sentiero che collega gli
Alberghi alle Case Cormeneto, lo seguiamo brevemente in salita fino a un tornante, poi lo abbandoniamo prendendo una deviazione sulla destra. Sempre su pendii inclinati, giungiamo a un canale detritico con due enormi massi. Lo attraversiamo, ma poco dopo ci troviamo di fronte a un salto non percorribile. Torniamo sui nostri passi, esploriamo varie opzioni, finché finalmente — tra incertezze e intuizioni — troviamo la forcella tanto cercata. Era lì, bastava scendere un poco e guardare a sinistra. Lasciamo un segno: un nuovo ometto.
La traccia scende brevemente, poi ci troviamo in un valloncello dove il sentiero svanisce. Risaliamo verso un crinale roccioso che si affaccia sul
canale dei Pradacetti. Avanziamo in orizzontale lungo una cengia rocciosa: non difficile, ma molto esposta. Alla fine della cengia scendiamo alla ex cava di Maccaglione.
Ora ci aspetta l’ultima discesa. Seguiamo il lato destro di un
ravaneto instabile, preferendo poi deviare sul paleo, molto più sicuro. Il canale degli Alberghi è ormai a vista. Rincrociamo di nuovo il sentiero Alberghi- Cormeneto e seguendolo giungiamo al canale degli Alberghi, lo attraversiamo, e ci immettiamo di nuovo il sentiero 167 che ci riporta a Biforco.

Una giornata intensa, tra storia e natura, seguendo le tracce di uomini che in queste valli hanno lasciato memoria e pietra. I Poggi di Bosimarone, oggi avvolti nel silenzio, hanno ancora molto da raccontare.

Alla prossima 


Fonti: Enzo Maestripieri Apuane2 percorso 32 - you tube Roberto Garzella

Foto escursione hh jj