Alpi Liguri 04-05/giugno2005

Questa volta la nostra escursione, al contrario delle nostre abituali camminate sulle Apuane, l'abbiamo effettuata sulle Alpi Liguri.
Saputo che il CAI di Viareggio organizzava una gita i questi luoghi ci siamo aggregati. Non conoscendo la zona e non avendo materiale per documentarmi questa escursione è stata descritta prelevando gli itinerari dai siti:
http://www.itinerariitaliani.com/piembicimarittime/bicipiem1f.htm 
http://digilander.libero.it/bikeandclimb/index.htm
http://www.viagginrete-it.it/special/dettagli.asp?ID=2091&regione=Liguria%20-%20Italia

Giorno 04/06/2005
Colle Melosa (542mt), Balcone di Marta (2123 mt)

Questa è una facile escursione su piste sterrate ex militari che consente di prendere visione di una parte di quel potente sistema difensivo innalzato poco prima della Seconda Guerra Mondiale dagli eserciti italiani e francesi in previsione delle battaglie che si sarebbero svolte lungo i loro confini. Con un percorso altamente panoramico ci si porta, correndo sulla linea di confine italo-francese, alla Testa della Nava e al Balcon de Marte toccando caserme, ricoveri e fortificazioni militari. Con un po' di attenzione si può poi ritrovare l’ingresso di tutto il sistema di gallerie sotterranee che dovevano favorire la difesa militare dei confini.
   Da notare, dal punto di vista naturalistico, la grande fioritura di rododendri che caratterizza queste montagne nella stagione primaverile ed estiva.

Dall’albergo di Colla Melosa si prende la strada principale, inizialmente asfaltata, che sale divenendo ben presto sterrata. Ci si manitene sempre sulla via militare principale si effettuano alcuni tornanti   portandosi sotto la rocciosa cima del Monte Grai. Superato il bivio per l’omonimo rifugio, si continua in leggera salita aggirando la montagna. La strada militare va infatti a tagliare un scosceso e roccioso versante del Monte Grai arrivando sul crinale dove corre il confine italo-francese nei pressi di Col Bertrand (1961 m). Da qui si prosegue per alcune centinaia di metri fino ad arrivare ad un importante bivio (1957 m).

Si lascia la pista militare che scende a destra per andare a sinistra sulla sterrata più faticosa ma molto interessante che si mantiene prossima al crinale toccando numerosi resti di fortificazioni dell’ultima guerra.
Ad un bivio continuando diritti si raggiunge la vetta della Testa della Nava (1935 m), con i suoi importanti fortilizi. Svoltando invece a sinistra ci si immette sulla strada militare che, correndo in territorio francese, si dirige verso il Balcon de Marte. Ad un primo bivio si trascura la via a destra (bella digressione che raggiunge la Cima di Marta, anch’essa fortificata) continuando sulla sinuosa via che guadagna quota sul versante meridionale della Cima di Marta raggiungendo infine il Balcon de Marte (2123 m). La montagna appare subito come uno splendido balcone panoramico sulle Alpi Liguri ed è magnifica sia "all’esterno", proprio per questa sua aerea caratteristica, sia "all’interno" per le decine di gallerie militari che l’attraversano. Il ritorno a Colla Melosa si svolge sulla via dell’andata.  

 

Giorno 05/06/2005
Colle Melosa, Toraggio, sul sentiero degli alpini


Monte Toraggio:

I monti Pietravecchia e Toraggio, a cavallo tra Italia e Francia, dominano la val Nervia. Nonostante distino solo una ventina di chilometri dal mare si tratta di due belle e impervie montagne. Il monte Toraggio (1971 m.) ha due cime gemelle che si collegano grazie ad una cresta di circa 250 metri. Il Toraggio è molto frequentate dagli escursionisti, gli spettacolari sentieri e l'alto interesse naturalistico ne fanno un piccolo paradiso per gli amanti della montagna. Il sentiero degli Alpini è senza alcun dubbio l'itinerario più suggestivo e panoramico della zona. La flora, grazie al clima ed alle caratteristiche del terreno, è di notevole interesse, vi si trovano specie tipiche della macchia mediterranea, praterie subalpine e boschi di larice. Sulle pareti di roccia , tra a maggio e giugno, si può vedere la fioritura della Saxifraga lingulata, una pianta endemica ligure-provenzale. Oltre al rifugio Allavena del CAI di Bordighera, situato a colle Melosa, è presente anche un secondo rifugio, di proprietà del CAI di Ventimiglia, in località Grai. Accesso: da Ventimiglia si risale la val Nervia per arrivare, dopo una ventina di chilometri, a Pigna. Da qui procedendo in direzione Colle della Melosa (1541), giungiamo, dopo una ventina di minuti, al rifugio Allavena (C.A.I. di Bordighera).

Sentiero degli Alpini: dislivello: 600 metri circa, all'andata, 230 metri circa al ritorno - tempo complessivo: 5-6 ore - difficoltà: per escursionisti esperti
Un percorso ad anello vario e panoramico, l'itinerario più classico e frequentato della zona. Fu costruito, tra il 1936 e il 1938, per scopi militari al fine di evitare l'artiglieria francese appostata sul versante occidentale della Val Roja.
Dalla Colla Melosa (1542 m) si segue la sterrata che sale verso il Monte Grai per circa 600 metri fino ad incrociare un sentiero a sinistra segnalato da un triangolo rosso. La traccia taglia in piano e poi risale per un breve tratto (corde metalliche) ed attraversa l'alveo roccioso di un ruscello. Dopo un altro tratto in salita si attraversa un altro ruscello e si prosegue fino ad arrivare ad un bivio dove si prende a sinistra, scendendo verso il Sentiero degli Alpini. Si passa davanti ad una fonte sotto le prime bastionate rocciose e si continua in piano attraversando una piccola galleria. Il sentiero prosegue tagliando le bastionate inferiori del Pietravecchia con saliscendi, tratti scavati nella roccia e altri franati, attrezzati con cavi metallici.

Con una serie di tornantini si raggiunge la Gola dell'Incisa (1685 m), stretto intaglio sulla cresta di confine tra il Toraggio ed il Monte Pietravecchia. Rimanendo sempre sul versante italiano si prosegue sul sentiero pianeggiante che taglia i fianchi orientali del Toraggio ( passaggi esposti attrezzati con cavi d'acciaio). Giunti ai prati del versante sud si scende leggermente per poi prende a sinistra un sentiero che sale a tornanti (segnavia bianco e rosso dell'Alta Via dei Monti Liguri). Si raggiunge velocemente il Passo di Fonte Dragurina (1810 m) dove si lascia l'Alta Via dei Monti Liguri, per salire direttamente verso la cima occidentale del Monte Toraggio. Salendo per una ripida traccia si entra in un vago canale che si apre tra le rocce terminali, si superano alcuni gradini rocciosi e si guadagna la vetta. Ritornati al Passo di Fonte Dragurina si prende verso destra l'Alta dei Monti Liguri che ci porta sul versante francese. La mulattiera passa vicino alla Fonte Dragurina (non perenne) e poi taglia in lieve discesa i fianchi nord-occidentali del Toraggio. Costeggiando la cresta nord si ritorna alla Gola dell'Incisa e da qui si prosegue in salita lungo l'Alta Via dei Monti Liguri che aggira ad ovest il Monte Pietravecchia. Giunti al Passo della Valletta (1918 m) si scende sul versante opposto e si ritorna a Colle Melosa sulla vecchia strada militare.
Questa  si  potrebbe definire l’escursione più suggestiva ed emozionante del Ponente Ligure: l’aggiramento dei monti Pietravecchia e Toraggio, percorrendo lo spettacolare sentiero degli Alpini.           

Il percorso si sviluppa tra i calcari nummulitici ricchi di versanti incisi e dirupati, dove si formano numerosi fenomeni carsici. L’area presenta una notevole ricchezza di specie sia di piante che di animali.
Particolarmente interessante è la convivenza a volte nella stessa fessura della roccia di specie tipiche delle Grandi Alpi, quali l’astro delle Alpi o la Sassifraga a foglie opposte con specie mediterranee, quali la lavanda e il timo.
E' stato possibile inoltre godere delle splendide fioriture delle peonie, orchidee, sassifraghe, primula impolverata e di altri fiori rari. L’ambiente ricorda le Dolomiti per le pareti rocciose strapiombanti, di calcare particolarmente compatto, sopra le quali è facile scorgere il volo tranquillo di aquile e di altri rapaci.